Boselli: «Basta con gli allarmismi infondati»
BEA smentisce categoricamente qualsiasi connessione tra l’impianto di Desio e un ipotetico rischio diossina, ventilato in maniera irresponsabile e con una tempistica quantomeno sospetta
In merito alle voci circolate in questi giorni sui media in merito al “rischio diossina” a Desio, BEA SpA smentisce categoricamente qualsiasi connessione tra i dati citati e l’attività dell’impianto di via Agnesi.
«I risultati, citati in maniera parziale e incauta in questi giorni da una parte politica – dichiara il presidente BEA, Silvio Boselli – sono noti dal 2012, e la stessa Asl in queste ore ha precisato che i dati si basano su analisi effettuate su un campione ridotto, quindi non significativo, di uova provenienti da allevamenti del territorio.
Le analisi del 2012 cui si fa riferimento – rileva Boselli – hanno individuato con certezza nelle uova un sottotipo di diossina riferibile alla tristemente nota vicenda dell’ICMESA di Seveso, escludendo quindi altre fonti. Va anche notato che, a fronte di un valore alto di diossine nel campione di Desio, il campione di Varedo, che pure sta nei dintorni dell’impianto, presenta valori assolutamente in linea con la media rilevata e pari ad un ventesimo dei valori trovati a Desio.
Ricordiamo anche che, non più tardi di sei mesi fa, in seguito ad analisi condotte da ARPA sull’area circostante l’impianto di via Agnesi, fu rinvenuto un tenore di diossine di gran lunga inferiore al limite di legge per i terreni ad uso residenziale. L’ARPA ha infatti constatato una presenza di diossina pari a meno di un decimo dei limiti di legge per il riutilizzo di queste terre ad uso abitativo.
Fa specie che si parli solo ora, a dicembre 2014, di dati rilevati nel 2012 e che sono stati acquisiti dai Cinquestelle a gennaio di quest’anno. Crediamo sia ora – conclude Boselli – per gli amministratori, o chi si cimenta nell’incarico, di leggere i dati per intero e con onestà, smettendo di lanciare allarmi infondati e irresponsabili, che spesso coprono secondi fini».