19 Feb 2019

Rifiuti Lombardia, un bilancio in chiaroscuro

Diminuisce la produzione di rifiuti solidi urbani, aumenta la differenziata, supera il 60% la quota di recupero delle materie riciclabili, ma con un conferimento meno “pulito”: sono i dati contenuti nell’ultimo rapporto dell’Osservatorio regionale sulla produzione di rifiuti in Lombardia.

In base al rapporto annuale promosso da Arpa Lombardia, la Regione si propone ancora una volta come esempio virtuoso sul versante dello smaltimento, con il 60,9% di materia avviata al recupero (+2,6 % in più rispetto al 2016), il 24,1% alla termovalorizzazione (-4,9%), il 6,6% al trattamento meccanico-biologico e appena lo 0,5% conferito in discarica.

In generale, nel 2017, negli impianti lombardi sono state gestite quasi 40 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui quasi 33 milioni sottoposte a operazioni di recupero; la produzione di rifiuti solidi

 

urbani è diminuita complessivamente di 4.684.043 tonnellate (il 9,5% rispetto al 2008), e questo – rileva il rapporto – nonostante l’incremento della popolazione: la media di rifiuti pro capite, secondo gli ultimi dati, è inferiore del 4,7% alla media nazionale e del 7,27% rispetto alle Regioni del Nord Italia.

Dal dossier emerge, nel contempo, un dato eclatante: il rifiuto indifferenziato si sta travasando nella raccolta differenziata. I dati pubblicati dalla Regione dimostrano infatti che dal 2015 al 2017 (anno dell’ultima rilevazione disponibile) i rifiuti indifferenziati raccolti in Regione sono diminuiti di 500.000 tonnellate, ma la frazione estranea presente nella raccolta differenziata è aumentata di 260.000 tonnellate.


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