L’Antitrust promuove la bolletta di BEA

Il risultato emerge dall’ultima “indagine conoscitiva sul settore del teleriscaldamento” dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato che, si legge nell’introduzione allo studio, l’Autorità ha varato nel dicembre 2011 “al fine di verificare l’esistenza di criticità concorrenziali nel settore del teleriscaldamento”.

L’indagine (registrata con il codice IC 46), durata oltre due anni e pubblicata il 5 marzo, si articola in 471 paragrafi e confronta il settore del teleriscaldamento in Italia e in altri Paesi europei, le “determinanti strutturali” (estensione e perdite della rete di distribuzione, sostenibilità economica, costo di fornitura e di posa, fonte e costo del calore), le politiche pubbliche nei confronti del teleriscaldamento (incentivi, ammissibilità dei contributi, finanziamenti europei.

Nel capitolo dedicato a “concorrenza, prezzi e margini del settore”, affrontando il tema della determinazione delle tariffe (paragrafo 347), l’Antitrust valuta la bolletta di Bea chiara e in linea con i parametri indicati dall’AIRU (Associazione Italiana Riscaldamento Urbano) per una comparazione corretta dei dati a disposizione dell’utente del teleriscaldamento rispetto all’utilizzo di altre soluzioni.

L’indagine antritust è disponibile qui.