Termovalorizzatori, l’esempio della Svezia
Il sito di Tgcom24 dedica un servizio alla Svezia, dove solo l’1% dei rifiuti viene indirizzato alla discarica. «La nazione – spiega il sito – usa un sistema di gestione dei rifiuti che comprende prevenzione, riuso, riciclo e, come ultima ratio, la discarica»; nel Paese risulta «massiccio il ricorso all’incenerimento», con 32 termovalorizzatori che bruciano anche una notevole quantità di immondizia importata dall’estero, e in particolare da Italia, Regno Unito, Norvegia e Irlanda.
«Waste-to-energy – spiega Anna Gripwall, che si occupa del servizio di termovalorizzazione – è un’alternativa furba con un minore impatto ambientale, tenendo conto sia dei sottoprodotti dell’incenerimento che delle emissioni che derivano dal trasporto. In più, recuperare energia dai rifiuti consente di sfruttare una risorsa che, altrimenti, sarebbe gettata».
Attraverso il sistema di termovalorizzazione dei rifiuti vengono riscaldate 950 mila abitazioni e viene fornita energia a 250 mila unità.