Alluminio, il riciclo supera il 70%
Grazie alle nuove tecnologie di recupero, nel 2013 in Italia il recupero di alluminio ha superato il 70%: lo rivela una relazione presentata a Ecomondo
Nel 2013 il recupero totale dell’alluminio immesso sul mercato ha raggiunto quota 70,3%, con un incremento del 4,6% rispetto all’anno precedente: attraverso un procedimento in più fasi che va dalla prevenzione al recupero di scorie post incenerimento è stato possibile riciclare 43.900 tonnellate di materiale ed evitare l’emissione nell’atmosfera di 360.000 tonnellate di andride carbonica.
È uno dei dati che emergono dall’intervento di Gino Schiona, direttore generale del Consorzio imballaggi alluminio (Cial) e Alberto Cambiaghi, direttore generale di Brianza Energia Ambiente, nella relazione sul “Recupero di metalli mediante la termovalorizzazione” presentata al convegno Ecomondo di Rimini lo scorso 6 novembre.
La nuova modalità di recupero dell’alluminio si affianca alle opzioni ormai consolidate quali la raccolta differenziata, il recupero da impianti di trattamento dei rifiuti e da processi per la produzione di CDR, il recupero dagli impianti di lavorazione del vetro e il recupero energetico delle frazioni sottili incenerite; grazie alle nuove tecnologie già in uso il recupero dell’alluminio contenuto nelle ceneri pesanti salirà a breve dal 50 al 70-80%: per il 2015 si prevede di recuperare altre 16-21 mila tonnellate in più, per arrivare a 19-28 mila tonnellate ulteriori nel 2020. Un processo virtuoso che verrà ottenuto attraverso una gestione integrata economicamente ed ecologicamente sostenibile dove alla salvaguardia delle risorse naturali si aggiungerà una riduzione del fabbisogno di materie prime (1,36 miliardi di tonnellate nel solo 2008) che l’Unione europea deve importare ogni anno per far fronte alle proprie esigenze.