Ci sono emissioni ed emissioni?
Volkswagen addomesticava i dati sulle emissioni dei suoi veicoli: in una clamorosa confessione la casa automobilistica tedesca ha ammesso che da più di tre anni l’azienda falsava i dati dei gas di scarico relativi alle vetture diesel venduti negli Stati Uniti, una decisione tesa ad aggirare i rigorosi standard in materia di inquinamento.
La vicenda, al centro di un’indagine dell’agenzia statunitense per la protezione ambientale (Epa), ha già portato al ritiro di mezzo milione di veicoli e rischia di costare alla casa tedesca 18 miliardi di dollari di sanzioni.
I test antinquinamento venivano aggirati attraverso l’installazione sui veicoli di un programma informatico in grado di attivare l’abbattimento delle emissioni solo durante i test in laboratorio, in modo da nascondere che le reali emissioni di monossido di azoto in realtà superavano in certi casi addirittura di trenta volte i limiti consentiti.
E mentre la Volkswagen sconta un drammatico crollo in Borsa, emergono timori ambientali anche in Europa: il ministro dei Trasporti tedesco ha annunciato ai media di aver ordinato “test approfonditi” su tutti i modelli diesel della casa da esperti indipendenti. Inoltre, aggiunge, bisognerà valutare «se anche in Germania vi siano state analoghe manipolazioni»: sarebbe, afferma, “un rischio incredibile”, considerato che in Europa il volume di vendite di veicoli diesel è molto più elevato rispetto agli Stati Uniti.